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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

Oggi, un romanzo che mi è piaciuto molto.

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  In un mare di conchiglie vuote, seppur esteticamente gradevoli, a volte capita di trovare una perla. Mentre mi concedo una pausa leggendo un libro “grazioso”, ripenso a un romanzo ricevuto in regalo qualche mese fa e iniziato senza troppo entusiasmo (mi accade d’essere superficiale nell’approccio con autori a me sconosciuti). Mi è arrivato da un'amica che, se ben ricordo, l'ha letto dopo averlo trovato in una piccola libreria "per botta di fortuna" (così mi ha scritto). Ne rimase talmente colpita che si prodigò a rintracciarne una copia anche per me, e non le fu facile. Il testo in questione s'intitola "Il vecchio figlio" ed è scritto da Luciano Allamprese, editore Atlantide. Lessico e ritmo perfetti, trama avvincente (seppur costruita su una storia famigliare semplice, senza fronzoli né eclatanti colpi di scena), un’eleganza stilistica rara; si intuisce la profonda cultura dell'autore che, tuttavia, evita di snocciolarla con la palese presunzione

La piccola follia quotidiana

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  Av ete presente quel pizzico di schizofrenia che talvolta fa capolino nella nostra mente? Avanti, ditemi di sì, cosa vi costa? Sto parlando di quel fenomeno che ci fa apparire diversi anche a noi stessi, facendoci ribaltare da fermi. È come se qualcuno, inaspettatamente e senza apparente motivo, spostasse tutto il peso su un solo lato del nostro equilibrio (scrivo "nostro" anche se vi percepisco dubbiosi).  Non è piacevole, ma ho scoperto che la sgradevolezza deriva dal fare resistenza.  Così, quando la piccola follia (o grande, dipende dal terapeuta interpellato) si affaccia, quando mi sento risucchiare in quel mondo che francamente fa una gran paura, smetto di meditare su eventuali strategie (tanto, l’ho imparato, mi do dei pessimi consigli). Resto lì rovesciata e osservo l’ambiente circostante da quella prospettiva, cercando di individuare cosa lo renda così interessante; annoto e rileggo appena mi rimetto in piedi, stabile sulle zampe. C’è molto da imparare dalle nostre