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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Soluzioni alternative per dimostrare le proprie inettitudini: l'arte culinaria

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Sono in crisi, le insicurezze sono entrate al galoppo e i dubbi si sono moltiplicati. Così, come da libretto delle istruzioni del mio pessimo carattere, sto mettendo in discussione un paio di cosette; nulla d’importante: lavoro, stato civile, luogo in cui vivere. Se decido di cambiare anche il colore dei capelli mi toccherà rifare la carta d’identità, per capirci. Tutto è iniziato con la consapevolezza di faticare come un mulo a fare l’unica cosa che sapevo fare; ma di questo vi parlerò tra qualche giorno, appena avrò finito di elaborare il lutto per un’attitudine che solo un miracolo potrebbe far risorgere; peraltro, il periodo è quello giusto, incrociamo le dita.   Allora, se un’abilità se ne va, tocca cercarne un’altra: questa è la mia filosofia assai contorta come tutto il resto. E se devo dedicarmi a qualcosa di nuovo voglio che sia difficile, altrimenti non mi diverto (e questo si chiama masochismo). Cos’è particolarmente ostico per me? Cucinare! Non sono capace e lo de

Negazionisti, area covid e... mi diverto un po'

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  La gente è strana. E la vita trova sempre la maniera di sottolinearlo, qualora ce ne fosse bisogno. Io, poi, sono particolarmente fortunata in questo senso: per essere una che esce raramente, quelle poche volte mi offrono invariabilmente spunti interessanti. Serve la premessa, abbiate pazienza. Ho tre amici che fanno parte di quella schiera di persone che vengono definite “negazioniste”. A due di loro sono particolarmente legata: frequentazioni lunghe, fin dall’infanzia, sostegno reciproco nelle situazioni più difficili, eccetera. E’ un che fatto queste tre persone e io abbiamo nulla in comune; a parte un significativo tratto di strada percorso tenendoci per manina, non c’è argomento significativo su cui si sia mai riusciti a trovare un accordo: dalla religione al calcio, dalla politica alle utopie sociali, dalla musica alla letteratura. Però ci si vuole bene. A volte cerco di spiegarmi questo fenomeno, poi lascio perdere perché l’amore è anche quella roba lì. Per loro vivo

Sono il tipo di donna che...

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  Sono il tipo di donna che la maggior parte degli uomini (ma anche alcune donne) fatica a definire femminile. Sono il genere di donna che: - piuttosto che spendere 100 euro (ma anche 50, temo) per un capo di lingerie, sceglierebbe di sorreggere il seno con il nastro adesivo per pacchi, e persino di un colore diverso dagli slip (o meglio, di lasciarlo andare dove gli pare); - ai negozi di scarpe preferisce quelli di ferramenta; - ha una tuta blu da meccanico e più di una volta si è sdraiata sotto l’auto per tacconare dei buchi; - quando deve fare una valigia, non la fa. Ha uno zaino nel bagagliaio dell’auto, dove c’è tutto il necessario per andare ovunque, se e quando lo vorrà; - non ha una bilancia perché si pesa solo dal medico quando è necessario; - possiede abiti eleganti e scarpe tacco 12, ma si sente più attraente con i jeans e le Superga tarocche o gli anfibi (non i Doc Martens fighetti, ma quelli da spaccio militare), oppure con l’abito elegante e gli anfibi, ecce