Racconto e basta

Vedete come sono? Volevo scrivere ogni giorno e già ne ho saltato uno.
Ho la giustificazione: ieri ero molto giù di tono; non che oggi mi senta un leone, per dire.
Ho scritto "giù di tono" e non "depressa" perché ho imparato, grazie alla frequentazione di alcuni ambienti giusti della mia mente, la differenza tra i due concetti e cerco di rispettarla.
Mi chiederete "ti è morto il gatto?" 
In effetti sì, mi è morto il gatto e sto assecondando con diligenza le fasi di elaborazione del lutto.

Passiamo oltre e veniamo a noi.
Una persona molto carina (che ringrazio di cuore) mi ha scovata su Facebook e mi ha scritto un messaggio delicato e cortese in cui mi chiedeva perché non parlo di cure serie e non do consigli utili su farmaci e terapie.
Gli ho risposto privatamente, ma ci tengo a precisare anche qui due o tre cosette, così non ci torniamo più su.

Io non conosco il segreto della guarigione, prova ne è che non sono mai uscita completamente (e anche il parzialmente stenta un po') da questa grana colossale.
Qui entra di diritto un'altra precisazione grande come una casa d'edilizia popolare: io sono l'eccezione, non la regola. L'ho scritto in grassetto perché si tratta di una bellissima notizia... magari non tanto per me, ma vale la pena di festeggiare.

Vi posso assicurare (persino giurare senza incrociare le dita, quindi vedete quanto sono certa della mia affermazione) che tutte le persone che conosco, i cui trascorsi fobici e ansiosi erano persino peggiori dei miei, sono guariti. Qualcuno ce l'ha fatta con l'aiuto dei farmaci, altri con la psicoterapia, altri ancora non so come (qualcosa tipo un miracolo, cioè non mi sanno spiegare cosa è accaduto).

Se ne esce e alla grande. Non sparo aggettivi a casaccio: l'esperienza che molti di noi stanno vivendo sembra una tortura cinese - la goccia d'acqua che incessantemente batte sulla capoccia non pare tanto un'immagine metaforica - ci sta arricchendo come poche altre e, perlopiù, nemmeno ce ne accorgiamo.

Tuttavia, io non consiglierò mai farmaci. Mai.
Capiterà che mi scappi di scrivere Xanax qua e là, ma solo perché mi piacciono le parole palindrome. Bé, anche perché gli voglio bene, ma questo non deve in alcun modo condizionarvi.
Ogni essere vivente è unico - pensate che meraviglia! - ma proprio per questo, ognuno deve trovare la sua peculiare strada nella vita; e nel percorso di guarigione.

Ora vi lascio e vado a elaborare la mia tristezza senza darvene perso. Vedete quanto ci tengo a voi?
Ce la farete, non perdete la speranza. E se già l'avete persa da un pezzo, fatevene una nuova.
Baci
Ale

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