Robert di Scozia e il ragno nel mio lavandino
Non vi ho ancora detto niente in proposito, più per non creare allarmismi che altro, ma io ho una notevole paura dei
ragni. Non mi provocano ribrezzo né un senso di fastidio, è più una sfumatura
di terrore assoluto.
Ormai da tempo ho adottato il principio di non
uccidere animali, anche se ripugnanti, fastidiosi o aggressivi (conosco uno
scarafaggio taglia XXL che appena può mi morde; si chiama Nonno Bagherrimo,
casomai l'informazione vi tornasse utile)... dicevo, in questa casa non si
ammazza niente e nessuno, ma i ragni mi tentano
perché poi, che so, in un impeto d'affetto, finiscono per sgambettarti addosso
e otto zampe sono troppe per chiunque.
Con loro e con gli scarafaggi cerco di utilizzare
un metodo dolce: bicchiere di carta e cartoncino, poi ricollocazione in luogo
più adatto, cioè fuori, a meno che la temperatura non sia troppo rigida.
Nonno
Bagherrimo non sta nel bicchiere, quindi tocca tenerselo).
Ma stamattina ho trovato un ragno nero, pelosetto,
con il culo alla Jennifer Lopez, nel lavandino della cucina.
Subdolamente mi sono creata l'alibi della necessità
di lavare un cucchiaino (come mi nascondo la verità io ci riescono in pochi; tipo usare un porta pacchetto per non vedere le foto che da qualche tempo
rallegrano le confezioni di sigarette).
Ci ho impiegato un bel po' per farlo finire nello
scarico: il bastardo correva velocissimo pur non riuscendo a risalire sul
bordo. Cucchiaino lustrissimo e ragno finito nel tubo, con ancora un po'
d'acqua per il risciacquo, tanto per non avere dubbi.
Senso di colpa, lievemente smorzato dal "dovevo
lavare un cucchiaino".
All'ora di pranzo torno in cucina e lo rivedo lì, che tenta di risalire la parete del lavandino. Resto incantata (forse più
paralizzata) guardandolo mentre prova e riprova. Ho la mano sul rubinetto,
pronta a sparargli un getto d'acqua potente, e gli chiedo "Ma chi sei,
Highlander? Tocca tagliarti la testa?"
Lui risale e ricade, è un continuo.
Ed è in quel momento, forse ispirata dal ricordo di Duncan
MacLeod, che mi viene in mente la storia di Robert di Scozia.
Robert, dopo
innumerevoli sconfitte decide di ritentare la liberazione della Scozia dagli
inglesi proprio osservando un ragno ostinato a ricostruire la sua tela (se ben
ricordo, era lo stesso Robert a distruggerla... patriota, eroe, ma comunque un
po' bastardo dentro, o forse aracnofobico pure lui).
Ho anche pensato che la perseveranza non è certo la
mia prima dote e nemmeno la trentaduesima. Insomma, il culone peloso mi è parso
meno terribile e parecchio invidiabile.
Ovvio che l'abbia aiutato ad uscire... ovvio che
lui abbia tentato di salirmi lungo il braccio... ovvio che io abbia ancora la
pelle d'oca.
Ora gira per casa e si chiama Robert (casomai
l'informazione vi tornasse utile).
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