Silvia ha un sogno



Silvia ha un sogno e io dormo meglio.
Ho conosciuto Silvia quando lei era poco più che una bambina e io una liceale e nevrotica in fieri.
La ricordo forse un po' timida, di poche parole, con enormi occhi chiari e capelli biondi che mi facevano invidia. 
Sua sorella era la mia Amica di scuola e io mi ero un po' appropriata della sua famiglia: mi piaceva, ci si stava bene, ci si sentiva a casa.

La ho ritrovata tre anni fa su Facebook ed è stato amore al primo link. Così abbiamo iniziato un rapporto che, perlopiù, si nutre di lunghissime telefonate notturne.
Si fanno le ore piccole con Silvia, e si parla di tutto. Si ride parecchio e si entra in modalità empatica per le tristezze di una o dell'altra (nelle nottate buone si ride anche di quelle).

La scorsa notte abbiamo tenuto il telefono occupato fino alle quattro (o giù di lì) e lei mi ha raccontato il suo sogno/desiderio/utopia/favoloso progetto di vita.
Purtroppo, essendo un desiderio, non posso raccontarlo... perché non mi appartiene (anche se ne faccio parte) e perché si correrebbe il rischio di renderlo irrealizzabile (vi ho già detto che sono superstiziosa?).
Voglio però dire che si tratta di un dettagliato programma per il futuro che garantirebbe una vecchiaia allegra e scevra di solitudine, aria buona e cuori caldi.

Io soffro d'insonnia. Da sempre. Ho iniziato da bambina a confondere il giorno con la notte; se solo il lavoro lo rendesse possibile, darei in appalto la fase REM al pomeriggio. Purtroppo non si può, quindi percorro le giornate con l'aspetto e la baldanza di uno zombi (forse si scrive zombie, poi controllerò).

Stanotte, chiusa la telefonata, ho iniziato a visualizzare il Sogno di Silvia, le distese verdi e le pareti vetrate, un camino e un albero di Natale. Ho dormito come un sasso e ho fatto bei sogni, era da tanto che non mi svegliavo così riposata.

Tutte le preoccupazioni/paranoie si sono dissolte e ho provato l'emozionante esperienza di qualche ora senza ansia, in totale relax (ecco la vacanza che attendevo da tempo). Continuo a sentirmi un parecchio serena persino ora. La novità mi destabilizza ma spero di aver modo di farci l'abitudine.

Ecco perché è importante non isolarsi, non rinunciare alla compagnia di altri esseri umani.
Questo mondo, che sembra popolato solo di dolore, rabbia, recriminazioni e gente più o meno subdolamente astiosa, ospita anche persone che ti regalano sogni dal potere salvifico.

Silvia sogna bene, io sistemo qua e là qualche dettaglio. 

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