Sull'amore in generale
di, per?) cui temo di aver conseguito un'istruzione
lacunosa e che mi fa tornare ai tempi del liceo, quando prendere un 5
significava già applicarsi parecchio.
Premesso che sono poco portata, tra le altre
cose, al compromesso ma ho dalla mia una pazienza che mi consentirebbe di dare
lezioni al Dalai Lama, riesco a strappare una misera sufficienza affiancata da
un meno (forse anche due). Mi manca la base... è come pensare di tradurre un testo latino senza aver mai incrociato le
declinazioni. Si spera sempre di essere aiutata da qualcuno disposto a dare
ripetizioni (a gratis, ovvio, perché mi è sempre risultata ostica anche la
materia "lavoro") e invece si finisce per condividere tratti di vita
con ignoranti equivalenti.
Per carità, non me ne lamento (anche se sembra, ma
mai farsi ingannare dall'apparenza), però mi sento assai confusa. Per dire,
l'amore è qualcosa per cui vale la pena lottare (con annesso spreco di energie
di cui qui si sente un gran bisogno) o conviene lasciare perdere e darsi
all'uncinetto (che mi piace pure parecchio)?
Perché, lo ammetto, non sempre le persone che incontro sulla mia strada e che, sull'onda dell'entusiasmo iniziale, mi porto dietro per anni, sono positive. Cioè, a volte fanno proprio danni al sistema nervoso, creano malumore e qualche mal di pancia. Non lo fanno con cattiveria, ne sono certa, e non lo fanno solo con me; è una questione caratteriale, genetica, tiroidea, qualcosa del genere.
Così, sempre nottetempo (è stata una lunga notte) ho aggiornato l'elenco delle cose che ho imparato in una cinquantina d'anni. Ora ve lo propongo completo:
Sono certa di aver imparato anche altro, ma al momento mi sfugge.
Ah sì, MAI permettere che qualcuno ci faccia del male. Se lo fa non ci vuole bene.
PS L'amore è una cosa per cui vale la pena lottare.
Così, sempre nottetempo (è stata una lunga notte) ho aggiornato l'elenco delle cose che ho imparato in una cinquantina d'anni. Ora ve lo propongo completo:
- le persone che non perdono occasione per ricordare d'essere sincere, non lo sono (semplicemente si preparano l'alibi per colpirti con la loro acredine);
- gli alibi mi piacciono, l'acredine no;
- si possono incontrare amici eccezionali con cui condividere la quotidianità anche prima di effettivamente incontrarli;
- I romanzi molto spessi, se cadono sull'alluce, fanno un male boia;
- quando ci si sente meglio non sentendo qualcuno è molto salutare evitare di sentirlo;
- ripetere tre volte lo stesso verbo, avverbio, aggettivo, sostantivo nella stessa frase... è indice di grave carenza del patrimonio lessicale o di mancanza di sonno, ma chi se ne frega;
- tra due né e due sia non ci va la virgola;
- amicizia e amore si somigliano pericolosamente;
- essere selettive, in ogni settore, è indispensabile;
- i cetrioli sono indigesti ma anche la rucola non scherza.
Sono certa di aver imparato anche altro, ma al momento mi sfugge.
Ah sì, MAI permettere che qualcuno ci faccia del male. Se lo fa non ci vuole bene.
PS L'amore è una cosa per cui vale la pena lottare.
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