Un Vangelo strepitoso

la mia copia

Per un certo periodo della mia vita, e in parte ancora oggi, ho nutrito un notevole interesse per le religioni. Ovvio, quindi che abbia letto tutti i testi sacri che sono riuscita a recuperare: dalla Bibbia al Corano, da alcune parti del gigantesco Canone Pali agli scritti di singoli "illuminati", ecc.
Letto, non studiato; è una differenza importante: sono convinta che per comprendere realmente questi testi siano indispensabili conoscenze di base che non posseggo, oltre forse all'aiuto di veri studiosi disposti a insegnarmi tutto a bastonate. E questo, sospetto, spieghi le fuorvianti interpretazioni di tali capolavori da parte di un buon numero d'esseri umani, con le conseguenze di cui il mondo è purtroppo testimone sempre più spesso.

Ho iniziato male, me ne rendo conto. Qui vorrei parlarvi di un libro estremamente divertente (sapete quanto amo i romanzi divertenti, il migliore antistress e ammazza-ansia che conosca) che ho letto recentemente. Tuttavia, nonostante l'apertura non sia delle più brillanti, posso affermare con tranquillità che non è del tutto fuori tema. Forse solo un pochino: a volte tento di dare una visione di me intelligente, dotta e soprattutto molto profonda; mi riesce raramente e, alla resa dei conti, non ne traggo alcun beneficio.

Il libro in questione è Il Vangelo secondo Biff. Amico d'infanzia di Gesù, scritto dall'americano Christopher Moore.

La storia, opera di fantasia ma con un'evidente conoscenza storica del periodo e dei due Libri della Bibbia, è incentrata sulla vita privata di Gesù. Il narratore è il suo migliore amico e compagno di avventura, Biff: sarcastico, donnaiolo, incline ad abbandonarsi a ogni vizio, ma tuttavia tanto legato al Messia da seguirlo ovunque per proteggerlo da ogni pericolo.

Tra viaggi ed esperienze più o meno mistiche, la narrazione si dipana con umorismo, ma senza cadere nella blafemia. Anzi, il profilo che si delinea di Gesù ispira simpatia, empatia e tenerezza.
Perché il Figlio di Dio è, agli occhi di Biff e ai nostri, di una purezza d'animo che sfora nell'ingenuità.

Si ride e, a tratti, ci si commuove leggendo questo libro. 
Si ride quando Gesù resuscita le lucertole per allenarsi a riportare in vita gli umani, quando i due amici trascorrono qualche anno in un monastero buddhista e apprendono il kung fu, quando in India Gesù impara alla perfezione le tecniche yoga e Biff s'impegna nello studio del Kamasutra.

«Che c’è?» chiese lui. «Cosa?».
«Maestro, tu stai camminando sull’acqua» disse Pietro.
«Ho appena mangiato» rispose il Messia. «Bisogna aspettare un’ora prima di entrare. Potrebbero venirmi i crampi. Che c’è, nessuno di voi ha una madre?».


Ci si commuove nel racconto dei dolori sopportati dai due in nome  del Bene e di un'amicizia tanto intensa.

E qui mi riaggancio all'incipit che pareva c'entrare nulla: seppur nell'invenzione, questo libro regala un'immagine di Gesù che non può mancare di farlo amare, di renderlo più umano persino di quanto risulti dagli scritti sacri... perché lì nessuno ci ha raccontato com'era il Figlio di Dio durante l'infanzia e l'adolescenza, insomma prima di comportarsi ufficialmente da Figlio di Dio.

Ecco la benedizione dell'Autore:
Se ti sei avvicinato a queste pagine in cerca di risate, 
ti auguro di trovarle. 
Se sei qui per farti offendere, cresca la tua collera 
fino a farti ribollire il sangue. 
Se cerchi un'avventura, che questa storia 
sia per te una fuga beata. 
Se hai bisogno di mettere alla prova 
o di confermare quello in cui credi, ti auguro 
di giungere a conclusioni per te piacevoli. 
Tutti i libri rivelano la perfezione, per quello 
che sono o per quello che non sono. 
Possa tu trovare quello che cerchi, 
in queste pagine o altrove. 
Possa tu trovare la perfezione 
e conoscerla per nome.


Christopher Moore, Il Vangelo secondo Biff. Amico d'infanzia di Gesù - Ed. Elliot


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