Panico 2018? Ma anche no!

Un foglio di carta (anche due, per qualsiasi evenienza) e una matita, meglio se con il gommino, così ci si impiega niente a cancellare eventuali colpi di testa.
E si parte con i buoni propositi per l'anno nuovo.
Direi di lasciare fuori diete, palestre e cose del genere: a lungo andare producono avvilimento e calo d'autostima... visto quanto è utile il gommino? Ve lo dicevo. Cancellate pure, io vi aspetto.

Quest'anno dobbiamo concentrarci su faccende serie. E' ora, non c'è più tempo da perdere, è un imperativo, non si scappa.
Personalmente il primo punto resta invariato da una decina d'anni e riguarda quell'inezia un po' urtante del fumo.
Ho ormai compreso, seppur con rammarico, che ridurre il numero di sigarette titilla la componente masochistica ma non serve ad altro; l'occasione buona per riprendere a fumare come un comignolo si presenta sempre dopo pochi giorni, oppure me la creo da sola, complicando ad hoc parecchie sezioni della sfera affettiva.

Per voi che saggiamente non avete mai intrapreso la via del tabacco (o ve ne siete liberati), il punto primo conviene sostituirlo con qualche altra sostanza che avvelena il corpo (ce ne sono a iosa, scegliete a caso, estraete dal sacchettino della tombola, lanciate una monetina, eccetera).

Quindi andiamo sugli elementi che avvelenano la mente. A proposito, lo sapete che lo stress aumenta il colesterolo, la glicemia, oltre alla non trascurabile possibilità di far sentire poco bene le coronarie? Le coronarie sono importanti, gli vogliamo bene e quindi le speriamo felici; ci tocca coccolarle, senza se e senza ma.

Allora, quali sono gli inquinanti della mente che portano (vado per ordine d'importanza) stress, ansia, attacchi di panico, depressione, agorafobia, ritiro del proprio nominativo dalla lista degli invitati alla vita sociale?

Qui non è semplice dare una risposta universale, ognuno ha i suoi diavoletti, ma credo che qualche demone sia comune a tutti.
Attenzione: non stiamo cincischiando attorno a ipotesi remote di un po' di benessere, noi vogliamo stare bene, ci proponiamo di dare una tale botta al malessere che ci affligge fino a farlo tracollare. Per capirci, a tutte le problematiche elencate qualche riga più su, le coronarie vogliamo occluderle sul serio; niente defibrillatore, nessuna mascherina d'ossigeno, dimentichiamo di avere un animo buono e caritatevole (non è facile, lo so).

Abbiamo i cattivi pensieri, quelli che sorgono anche nei momenti meno opportuni. C'è chi teorizza il "pensiero positivo", c'è persino chi lo pratica; per me è più semplice attraversare a nuoto lo stretto di Messina, e considerate che entro in acqua con i braccioli perché ho la tendenza ad annegare con una certa abilità. Tuttavia, sto imparando, quando la situazione si fa troppo complicata per essere affrontata senza panico, a deviare il pensiero su quelle piccole cose buone che ho nella vita. Quindi mi propongo un nuovo anno di ricerca di cose buone (che includono le persone che mi fanno stare bene).

Ecco, la questione "persone" è un tema da svolgere senza tirarsi indietro. Io, che vado più per esclusione che per inclusione, da qualche tempo sto tentando di eliminare i "vampiri": non hanno i canini esagerati, ma sanno risucchiarti quel poco di buonumore che teniamo in serbo per i giorni di pioggia. 
Quelli, via! Non ci vogliono bene, magari lo pensano, ma non è così. Parlo dei lamentosi, degli invidiosi, degli eterni incazzati, dei prepotenti; per non farla lunga, gli individui che mentre sono presenti ci fanno salire l'ansia e quando se ne vanno lasciano un senso di deprimente spreco di tempo o di calo d'autostima. Fanno male, a mio parere funzionano come il colesterolo in eccesso, creano placche che vanno a ostacolare il flusso sanguigno.
So che non è facile eliminare qualcuno dalla propria vita, ma a volte basta chiudere la porta.

Mentre si fa pulizia di vampiri, si può anche mettere in ordine l'ambiente che ci circonda. Io sono parecchio disordinata, poso gli oggetti dove capita e, tanto per dare una mano alla confusione, i gatti li spostano (giusto stanotte ho ritrovato una scatoletta di legno con i miei uncinetti, che ha un enorme valore affettivo, persa quasi un mese fa; ho spostato divano, letto, mi sono accucciata per guardare sotto mobili e librerie; eviterò di lamentarmi circa lo stato del mio nervo sciatico, sappiate che fa male, punto). Comunque, pur essendo abituata al caos, quando riordino mi sento meglio, anche le idee sembrano trovare un discreto equilibrio. Quindi, altro buon proposito: cercare di mantenere la casa ordinata.

Mentre riordino l'appartamento, cercherò di fare pulizia anche nei comportamenti errati, nei malumori che possono ferire gli altri (perché a volte sono vampira pure io, non crediate). Come già detto in altre occasioni, credo fermamente nel principio di causa e effetto (avevo scritto "caos e affetto": lapsus interessante). E' vero che in giro vedo un tripudio di cause e avverto la fastidiosa sensazione di beccarmi tutti gli effetti, ma è giusto solo una sensazione. 
Spargere amore, compassione e battute idiote a iosa!
.
Concludo con il re dei buoni propositi per l'anno nuovo, che andava in cima ma ho perso il filo due o tre volte perché suonava sempre il telefono.
Provare con tutte le forze a curarsi: medici, terapie non convenzionali (basta cercare professionisti seri, non vogliamo sedicenti esperti improvvisati... dannosi! Sempre!), tecniche di rilassamento, musicoterapia, programmi newage... chi se ne frega se qualcuno vi dirà che servono a nulla.

Conosco molte persone che sono guarite da attacchi di panico da far crollare le montagne, e ce ne fossero due che ci sono riuscite nella stessa maniera!
Provare di tutto.
Nella mia lista ho inserito per il 2018 il thai chi chuan, da abbinare alla meditazione e, se la pigrizia lo permette, allo yoga (nota per gli agorafobici: si trovano validi tutorial sul web, non c'è bisogno di uscire... anche se ci farebbe bene).
Ecco, mi è venuto in mente un altro punto importante: provare a uscire ogni giorno; quest'anno, per me, ha funzionato. Lungi dall'essere guarita, ma ormai evito di piangere ogni volta che devo varcare la soglia di casa e percorro sempre più strada, ho anche preso il bus e la metropolitana, ricordate? Se non è una conquista questa, ditemi voi.

Auguri a voi e a me di un anno in cui finalmente si stia bene, nonostante tutto e tutti. Auguri di cuore.


Commenti

Post popolari in questo blog

Lavoro a domicilio: vince il sesso

Ne usciremo migliori? Ciau bale!

Agorafobia e taglio dei capelli