Spot pubblicitari antidepressivi

Quando l'umore novembrino si protrae verso un punto x uguale a infinito, la tentazione è quella di infilarsi nel letto e chi s'è visto s'è visto. Ma, come abbiamo già visto precedentemente, quella del sonno comatoso non è una soluzione (sfasa i bioritmi, peraltro già in minaccia di rivolta per i fatti loro).

Poi c'è quella faccenda del lavoro, che in fase onirica non produce i risultati adeguati ai fini di un compenso pecuniario. Quindi, dormire oltre le 7/8 ore canoniche non va bene. Durante il giorno si cerca di concentrarsi sulle cose che vanno fatte (non è facile, lo so; niente è facile in fase depressiva), e la sera ci si distrae nei modi più svariati: ognuno ha il suo.
Io leggo, lavoro all'uncinetto e guardo la Tv.
Ed è proprio della Tv che oggi vorrei parlarvi.
Personalmente io trovo un certo sollievo nei telefilm gialli, e quindi m'imbottisco di omicidi, killer seriali e investigazioni ad ampio raggio.

Tuttavia, da qualche tempo ho notato che a stimolare una reazione ludica (quasi umoristica) delle sinapsi sono le pubblicità.
Vi è capitato d'imbattervi in uno di quegli spot eterni (in senso temporale, non divino) chiaramente americani, che propongono guaine, magliette, pantaloni e quant'altro per apparire più magre/i? 

Se, come me, si è un po' lenti e disordinati, quindi con scarsa reattività al telecomando (che comunque non si trova), c'è da rimanerne incantati. 
M'intriga soprattutto quel bustino, evidentemente progettato da Torquemada, che per essere indossato richiede una buona padronanza della tecnica atta a ottenere il pathé di fegato d'oca. E attenzione, per raggiungere il risultato desiderato (credo sia perdere 50 chiletti in due settimane) è consigliabile avvolgersi l'addome con una ventina di strati di domopack, che agevola la sudorazione; e poi correre felici (seppur con fluidità di movimento pari a quella di Robocop) fino a quando non sopraggiunge una grave disidratazione con insufficienza renale e tracollo della milza compressa. 

Questo è nulla, perché poi abbiamo la maglietta a pannelli ipertecnologici/termoresettanti/allucinogeni che, da quanto ho capito (anche il cervello mi è un po' lento), non fa dimagrire ma fa sembrare magri: attrai donne a carrettate ma ti tocca restare vestito. Non è che si può avere tutto dalla vita, questo è un dato di fatto che ci è chiaro da tempo.

 
E infine la chicca, l'invenzione delle invenzioni, una roba che Leonardo Da Vinci potrebbe anche andare a nascondersi: i leggins miracolosi... ne compri un paio e te ne arrivano tre, tanto per iniziare. Con i jeans tradizionali hai l'aspetto di un iceberg e comprendi le dinamiche dell'incidente del Titanic, poi infili quelli a "trazione integrale" e le natiche su cui prima viveva una famiglia di orsi bianchi diventano piccole, sode, così alte che potendole far roteare di 180 gradi ti ritroveresti un seno su cui poggiare il servizio da 12 di Limoges, più il presepe di Natale a casa Cupiello.



Ora, è vero, io ho un fisico secco come una pinta di birra passata tra le mani del Tudor (è un amico mio che davanti ad una "bionda" - ma anche "rossa" o "scura", non si tira indietro, gli parrebbe scortese), tuttavia provo ad immaginare cosa significhi essere obese e proprio non riesco a comprendere come si possa arrivare ad un tale livello di disperazione da spendere 50/100 euro in diavolerie del genere. A meno che la massa lipidica non abbia raggiunto anche il cervello: con il bustino di cui sopra è probabile accada.


Infine, in questi giorni sono estasiata dall'aggeggio a led che illumina l'esterno della casa con stelline e altre tematiche natalizie. Una cosa del genere avrebbe facilitato non poco il viaggio dei Re Magi, oltre ad agevolare le ricerche da parte degli alieni di vita (intelligente?) su altri pianeti.

Ah, dimenticavo, abbiamo pure la pentola in cui possiamo cuocere un sacchetto di plastica senza correre il rischio che si attacchi al fondo... Il tutto senza aggiunta di grassi, anche se la busta fritta dicono sia più saporita.

Queste pubblicità mi rincuorano perché, meglio di una valutazione psichiatrica, mi fanno capire che sarò anche un po' (o tanto) fuori di testa, ma non ho ancora toccato il fondo.
Lo ammetto, le trovo abbastanza antidepressive.

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