Anche noi abbiamo avuto una vita normale

Ho iniziato a farci caso un giorno, così, per caso.
Mi era già accaduto in passato che qualcuno si stupisse per qualche fatto, a mio parere del tutto banale, raccontato durante una normalissima conversazione (banale anche quella).
Ma poi gli indizi si sommano e ne nasce un caso.

All'inizio ho pensato che la gente, anche quella che frequento con maggiore soddisfazione, mi ritenesse stupida o comunque non adeguatamente sveglia. Un deficit di comprendonio, insomma.
E invece.

Ma vi racconto alcuni episodi che vi possono chiarire il panorama.
Parto dall'ultimo, quello che ha acceso la lucetta (un po' smorta, 20 watt al massimo) nella mia mente.
Parlando con un'amica a cui mi sono parecchio legata di recente, e che quindi mi conosce da poco (e qui abbiamo un indizio importante), ho detto che tra i miei viaggi a Roma ricordo con particolare tenerezza  quello per l'esame di stato (ci va la maiuscola, ma fa fatica digitarla).

Stupore.
- Ma hai dato l'esame di stato? Cioè sei professionista? E' difficile l'esame di stato per diventare giornalisti!
Oddio, non è come superare l'esame d'accesso al Massachussetts Institute of Tecnology (il MIT, per farla breve), comunque mi è capitato di studiare due o tre cose... niente che prevedesse di fondere le sinapsi dallo sforzo, più che altro un po' di sforzo mnemonico, nulla di più. 

Qui, lo ammetto, mi sono detta "ma sembro così ebete?"
Andando a ritroso nella memoria (quelle a breve termine, peraltro) ho aggiunto altri tasselli:
- Quando con Patrizia ho scritto la guida di Londra...
- Ma sei stata a Londra?
Parlo mica delle aree inesplorate della foresta amazzonica, suvvia. Un'ora e un quarto di aereo.

E ancora:
- L'uomo che frequento...
- Ma stai con qualcuno? (occhi a palla, qui lo stupore sfocia nel disturbo da stress post-traumatico).
- Quando mi pettino e indosso qualcosa che non sia un pigiamone di flanella, non sono da buttare via.
- Pensavo fossi sempre stata sola. Cioè, hai molti amici, ma pensavo che...
A parte che ho sempre avuto gatti, quindi del tutto sola non sono mai stata, tendenzialmente non amo parlare della mia vita privata. Tuttavia mi è capitato di intrattenere qualche rapporto sentimentale, ecco.

La migliore:
- Quando mi sono occupata di cronaca...
- Cronaca? Pensavo lavorassi solo con i medici... da casa... cioè al telefono... 
- Tipo call center?
- Eh, una roba del genere... più che altro ritenevo che fosse tipo un hobby...
Sentire parlare di tumori, aneurismi, morte improvvisa, purulenze varie, dissezioni anatomiche, sarebbe un hobby? Ma chi sono, Hannibal Lecter? E come dovrei mantenermi? Vendendo un rene? A lungo andare, e tenendo presente che di reni ne abbiamo solo due, un lavoro serio va trovato.

Di momenti come questi potrei raccontarne fino ad annoiarvi a morte, ma chiudo qui.
Come detto all'inizio, quando ho iniziato a sommare i vari indizi, mi sono francamente un po' depressa. Ho riso anche un po', ma con sconforto (insomma, dopo la risata c'era il calo d'umore).
Che la gente in generale abbia un'opinione poco lusinghiera di me, m'interessa poco o nulla... ma le persone a cui voglio bene, beh, è un'altra storia, mi fa pensare, mi dà un certo dispiacere.
Quindi ho iniziato a convincermi di sembrare cretina, tanto cretina. E non ho escluso d'esserlo, perché l'autostima mi va avanti decisa come un funambolo con le vertigini.

Così ne ho parlato con il mio vicino di casa che, pur abitando a tre passi (li ho contati) dalla mia porta, non è semplicemente il mio vicino di casa. E', in rapida e decisa successione, amico sincero (a volte pure troppo, ma è questo il bello), succedaneo di un padre, guru personale, consulente filosofico. Tra l'altro, filosofo lo è sul serio; non credo abbia mai dato un esame di stato per diventare professionista certificato, ma lo è.

Lui, con la calma che gli appartiene (un guru nevrotico suonerebbe strano), mi ha detto che chi conosce le mie attuali limitazioni, fatica a immaginare che in passato io abbia condotto una vita "normale". Lui lo ha esposto meglio; io ho riassunto e so nulla di filosofia.
Orpo! Sospetto abbia ragione.

Quindi oggi voglio dire, per me e per chi soffre di disturbi orbitanti intorno ai pianeti Ansia, Depressione e Fobia, che:
  1. Tutti coloro che sono affetti dai disturbi eletti a pianeti, ha un passato. Per alcuni è persino stato avventuroso. Si fatica a crederci, ma è così.
  2. Questo passato è stato perlopiù "normale", con viaggi, lavoro, successi, insuccessi, divertimenti...
  3. Tutti amano. Tutti! E noi siamo belle persone, piuttosto attraenti, aggiungerei; siamo sensibili, anche se troppo, e capaci di spargere affetto e passione a pioggia.
  4. Ci sono uomini e donne che s'innamorano degli impanicati... e sono belle persone, gli altri se le sognano.
  5. Come affermano studi scientifici, condotti da gente che passerebbe in un amen anche l'esame di ammissione al MIT, chi soffre d'ansia è più intelligente. Quindi non siamo cretini, questo è un fatto certo, abbiamo la documentazione che lo attesta.
Sono cose che vanno ricordate, soprattutto a noi stessi.

PS La foto è della porta del mio vicino, perché lui non amerebbe apparire su internet in altra forma. I filosofi sono gente schiva.

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