La ghiandola che gonfia l'ipocondria

Mi sveglio con un dolorino tra collo e mandibola.
Faccio finta di niente: mani in tasche inesistenti e fischietto stonando un po' per via dell'angoscia.
Con la scusa di sistemare i capelli, che sono cortissimi e quindi non adatti ad alcuna manutenzione, mi guardo allo specchio inclinando la testa fino a fare scrocchiare la cervicale.

Beh sì, sono un po' gonfia. Ma meglio non tastare perché se una ghiandola è infiammata bisogna lasciarla in pace.
Quindi tasto.
Sì, si sente una nocciolina che, da profana quale sono, secondo me ha la forma giusta per annunciare un brutto male.

Ricordo che non più di una settimana fa, una persona mi ha detto che la mia tosse non è simpatica. 
"Quella tosse non è simpatica", testuali parole.
Certo, il tizio è un edicolante, mica un medico; ma la logica ci dice che comunque maneggia riviste scientifiche, quindi non è del tutto impreparato.

Mi accendo una sigaretta, tanto ormai sono spacciata.
Mentre il fumo scende verso i polmoni, mi pare che la ghiandola si irriti, che sia nervosa e bofonchi qualcosa tipo "vedi, te la sei cercata, cara mia".
Le do della stronza, perché comunque non è bello infierire su chi sta male; mai, nemmeno se la persona in questione ci è sempre stata sul gozzo... e ora sul gozzo si formerà un grappolo di linfonodi inviperiti... ecco che arriva il panico! Lui non si perde mai i momenti importanti, è un presenzialista.

E allora scordo tutto ciò che ho imparato lavorando con i medici: prima regola, mai autodiagnosi via internet.
Vado sul motore di ricerca e digito "linfonodo gonfio sotto la mascella".
Lontano da ogni previsione, ciò che leggo è tranquillizzante. Perlopiù si tratta di una blanda infezione, anche solo di un raffreddore... però...
Sul "però" accendo un'altra sigaretta.

Parte un elenco di sintomi, abbinabili alla grande con la nocciolina sul collo, che possono preoccupare e che quindi richiedono una visita medica e magari TAC, biopsia... Gesù, Giuseppe e Maria!

Febbre: mi pare di no, ma se mi concentro mi sa che qualche linea ce l'ho.

Stanchezza: sono nata stanca, ma ora mi pare d'esserlo molto di più; quasi mi metto nel letto perché con la febbre e questa stanchezza rischio di collassare.

Aumento del battito cardiaco: ho un batterista heavy metal nel petto, lo sento.

Malessere generale: a iosa. Oh, quanto malessere, e assai generale.

Sudorazione: in casa ho 31 gradi, tuttavia alzo le braccia e sono sudata.

Gli altri sintomi non riesco proprio ad adattarli al malessere (generale) del momento.
Ciò non toglie che quelli più importanti ci sono.
Attendo con rassegnazione e nel frattempo ragiono sul fatto che l'ipocondria è una malattia letale.

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