La tapparella e la saggezza dell'Est
Mi alzo con un attacco di panico e si rompe la tapparella; non un guasto tipo cinghia spezzata, di cui ormai conosco tutti i segreti per una rapida sostituzione. Qui mi trovo davanti a una magagna che non posso risolvere o "tacconare" io.
No, no, si sono rotti i mattoni che dovrebbero tenere su la staffa.
E allora scendo dalla scala, fuligginosa come uno spazzacamino, e ho voglia di piangere.
Passata la crisi di disperazione (che ovviamente include grane più rilevanti, ma che trovano sfogo in una cazziatella... come sempre) telefono al muratore moldavo che già ha fatto lavori nello stabile.
Non è in vacanza e, presa da gioia incontrollabile, inizio a parlare a colpi di kalashnikov.
Lui è tranquillo, al solito.
- Non ti preoccupare, ci penso io. Ma prima di lunedì non posso venire - afferma con gentilezza.
Gli spiego che le mie rose sono sul balcone e racconto una vicenda lunga 12 stagioni con protagonisti pidocchietti e una strana malattia che l'anno scorso ha rischiato di compromettere irrimediabilmente la salute delle piante (che poi sono due, mica ho un roseto).
- Adesso sto tirando su un muro - mi dice.
Sospetto che l'informazione dovrebbe agevolare una sinossi meno prolissa dei guai floreali.
- Ok, ma come faccio a bagnare le rose? - sono di nuovo tesa, perché, a una stima veloce, mi pare che un muro sia più importante di una tapparella.
Lui mi chiede di aspettare un attimo; lo sento parlare, presumibilmente nella sua lingua, con qualcuno.
- Mio fratello dice che oggi piove... e anche dopo.
Il fratello lo conosco, fa il muratore anche lui, simpatico e, a mia insaputa, esperto in meteorologia.
- Come fa a saperlo? - ho l'ansia.
- Sente l'odore. C'è odore di pioggia... ma tu stai tranquilla, sei sempre agitata... perché sei sempre agitata?
Ci siamo visti tre o quattro volte e ha azzeccato la diagnosi: avessi trovato uno psichiatra così!
- Perché qui ogni giorno si guasta qualcosa.
Ho bisogno di sottopormi a una seduta psicanalitica con il moldavo, me ne rendo conto.
- Lunedì vengo e sistemo tutto, va bene?
No, non va bene, io sono in crisi ora.
- Salta la corrente se attacco la lavatrice... si rompe tutto.
Sospira e poi conclude:
- Qual'è il problema? Se non ti guasti tu, non è un problema.
E ride.
Orpo, se ha ragione!
Mi sa che sono parecchio guasta.
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