Giorno 19. Meditando la fuga.
Non ditemi nulla in merito a formattazione e refusi sparsi come letame in primavera perché scrivo da un minuscolo Smartphone (si è messo la S maiuscola da solo, il millantatore) che ha nulla di smart e persino poco del phone. Sono al giorno 19 di ospedale e la mia serenità ispirata agli insegnamenti del Buddha ha lentamente, ma con progressione costante e irreversibile, ceduto alle lusinghe del Marte, dio delle risposte emotive bellicose. L'ansia si alterna a una punta di depressione che, fortunatamente, concede tregua grazie a una incazzatura che, a lungo andare, farà anche salire la pressione arteriosa ma aiuta parecchio la mente a non mollare. C'è di buono... Mi hanno insegnato a scovare sempre qualcosa di buono anche nelle situazioni più orripilanti... Dicevo, c'è di buono che mi capita spesso di vedere alba e tramonto nella stessa giornata; cosa che non accadeva da almeno un eone perché in uno dei due momenti mi trovavo sempre in stato comatoso nel let