Vita e opere dell'insonnia
Di notte dormo un... niente (mi sto autotassando per ogni parola scurrile che dico o scrivo: spezzo una sigaretta a metà. Poi finisco per fumarmi due mozziconi, uno con filtro e l'altro senza). Mi hanno detto che sono affetta dalla sindrome del panettiere, e in effetti sotto casa ho un forno e mi piace sentire il rumore dell'impastatrice, che crea cali di tensione elettrica e mi si ammoscia la lam padina... e il profumo della pizza tra le 3 e le 4.30 AM. L'insonnia non sarebbe un problema. Anzi. Di notte ci sono un sacco di cose da fare: il minestrone, iniziare e finire un romanzo giallo in un'unica soluzione (con lampadina incerta), annotare pensieri, abbozzare romanzi, scrivere sui muri di casa, colorare il soffitto (vedi foto), guardare un film in bianco e nero, ascoltare musica con le cuffie, uscire per una passeggiata e fissare inebetita i semafori giallo lampeggiante, farsi la ceretta ai baffetti... insomma, non ci si annoia, anche perché la natura