Navigare tra le feste in solitaria

Che il periodo natalizio non sia quel ben di Dio che ci presenta la tv, è un dato inconfutabile. Anche i più entusiasti ne escono stremati, e chi l'entusiasmo se l'è perso per strada tempo fa, rischia di deprimersi per una roba che dura due settimane scarse.
Sì, lo so, hanno iniziato ai primi di ottobre con addobbi, carta dorata, fiocchi e Babbo Natale che, nonostante lo stomaco prominente di suo, ingolla litri di bevanda gassata, ma i migliori tra noi hanno fatto finta di niente.

Tocca essere felici, colmi d'amore, saldi nell'adorazione incondizionata di famigliari e amici...
Ehi, so di pranzi di Natale e cenoni di Capodanno finiti in pronto soccorso, e non a causa di un'intossicazione alimentare.
No, no, non è il caso di angosciarsi se, quando tutti si "divertono", si è soli. Che poi c'è chi quei momenti in solitaria se li va a cercare e li vive con serena tranquillità. Come? Qui mi chiedete di entrare nel personale e la mia personalità ha falle che imbarcano acqua a cascata. Comunque ci proverò ma vi chiedo, se avete soluzioni migliori, di farcele sapere; giusto per avere qualche opzione in più.

Le giornate di festa le dedico a me stessa. Non vi nascondo che uno spicchio di tempo è speso a stilare il bilancio dell'anno trascorso, ma anche questa può essere un'operazione per nulla deprimente, anzi c'è uno sproposito di lavoro da fare.

Applicare soluzioni creative agli errori commessi è sempre utile. E' scontato che le situazioni incriminate non si ripresenteranno, ma c'è sempre l'opportunità di cambiare qualche piccola schifezzuola nel nostro atteggiamento. L'importante è non partire dando la colpa agli altri senza possibilità d'appello: così non andiamo da nessuna parte.

Elogiarsi per ciò che si ottenuto, fosse anche solo un traguardo miserrimo ma che ci è costato parecchio. Cerchiamo di meritarci un brindisi. E se proprio non si scova un motivo, brindiamo ugualmente e complimentiamoci con noi stessi per averlo fatto.

Coccoliamoci come fossimo un cucciolo tenero e bisognoso d'affetto: che si decida di passare la serata appiattiti sul divano davanti alla tv o ascoltando musica o leggendo o facendo le parole crociate o sparandosi ore di videogiochi, teniamo accanto un tavolino con qualche leccornia e una bibita, una lattina (ma anche due, ve lo concedo) di birra, un bicchiere di quel che vi pare, una teiera con il tè preferito (questa è la mia soluzione).

Evitate di stare al buio. Personalmente sono refrattaria agli addobbi natalizi, alle lucine intermittenti che fanno ballare l'cchio e generano ansia, ma ho in serbo una nuova lampadina che, secondo le informazioni raccolte dal venditore, può annullare l'effetto obitorio di quella che attualmente mi ritrovo nella stanza che frequento di più (quella con il divano). Accendo anche candele, ma lo faccio spesso perché mi danno un senso di quiete e smorzano un po' la tetraggine della lampadina di cui sopra.

Foglio A3, pennarelli e post it. Vi direi che va bene anche un foglio qualsiasi e una matita, ma così ci perdiamo un bel po' di quella solennità richiesta dall'azione a cui ci accingiamo, e alla fine tutto quanto rischia di apparirci meno importante. Dunque, sarei per dividere il foglio in tre parti (righe spesse, magari aiutandosi con una riga, altrimenti ne esce una cosa mal fatta): 
VOGLIO FARLO - NON MI DISPIACEREBBE FARLO - SE MI RESTA DEL TEMPO
E via con i post-it da inserire in ogni colonna. Ovviamente non vi posso dare suggerimenti perché i sogni sono materiale molto individuale. Tuttavia, cercate di metterci un po' d'entusiasmo (ho sbagliato a scrivere "entusiasmo" per ben 5 volte, c'è da rifletterci su), per favore! Se mi partite già con "tanto non lo farò", "tanto è inutile", "sono pigro, non porto niente a termine", vi tolgo le lattine di birra.

Film da vedere. Nel caso decidiate di piazzarvi davanti alla tv nella speranza di appiattirvi l'encefalogramma (cosa che faccio spesso), permettetemi di consigliarvi qualche filmetto leggero e rilassante. Poi fate come volete, magari preferite materiale più intellettuale... in ogni caso eviterei pellicole tipo "Qualcuno volò sul nido del cuculo" (capolavoro, intendiamoci, ma un tantino deprimente). Ah, ricordate che ogni anno che Dio manda in terra, la sera di Capodanno è dedicata alla programmazione di "Una poltrona per due" che, come dice il mio vicino di casa, la prima volta può risultare anche divertente, ma a lungo andare lo si detesta. Lui consiglia una maratona di Mel Brooks, e mi sento di appoggiare l'idea.
Le mie proposte? Qualcosa è cambiato, Wonder boys, Tutte le manie di Bob, Ghostbuster, Invito a cena con delitto, Arsenico e vecchi merletti, The Blues Brothers, Quattro matrimoni e un funerale, About a boy, Funeral party (versione inglese, quella americana è demenziale), le vecchie commedie in bianco e nero con Jerry Lewis, Jack Lemmon e Walter Matthau, i telefilm tratti dalle opere di Agatha Christie, Ellery Queen, Detective Monk (più l'Ispettore Barnaby, La signora in giallo e il Tenente Colombo, che a forza di repliche sappiamo a memoria). Poi c'è Star Trek... che rimette al mondo, ma deve piacere il genere.

Non ascoltate musica che vi ricorda amori perduti, tempo passato, Natali felici, che ve li ricordate così perché abbiamo una memoria selettiva ingannevole che omette le tutte le asperità. Per il resto, ascoltate ciò che vi piace. Sulla musica non ci metto becco.

Creare. Le feste sono il momento ideale per dedicarvi ai vostri talenti, reali o agognati. Potete anche dipingere sui muri, va benissimo se vi fa sentire bene. L'importante è che siano le pareti di casa vostra, perché vogliamo mica trascorrere Santo Stefano o il primo dell'anno in questura? Se amici e parenti stanno festeggiando (o sono già in pronto soccorso), scordiamoci che ci vengano a prendere.

Pensare positivo. Se proprio, anche sforzandovi al massimo, non riuscite a trovare un minimo di stimolo per superare le sere di festa, pensate che il giorno dopo potete dormire quanto vi pare. niente lavoro, nessun bus affollato, ingorghi stradali, appuntamenti ansiogeni.

C'è ancora un mondo da fare, ma devo pulire casa... ecco, cercate di mettere un po' d'ordine, eliminare gli ingombri, rendere la casa gradevole per voi. Così come consiglio d'indossare un capo comodo da casa ma bello (va bene anche un pigiama con pinguini, basta che vi piaccia e sia fresco di bucato). Sembra una stupidaggine ma il contesto è importante.

Se avete altri consigli che non prevedano l'autolesionismo (altrimenti vi butto fuori e sapete quanto mi peserebbe, roba da rovinarmi il Natale), scrivete pure.
Sono con voi.


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