Programmi TV per liberare la mente

Basta talk show! Che tanto non li guardavo nemmeno prima perché appena qualcuno inizia ad urlare mi sale l'ansia; e lì qualcuno che urla c'è sempre, poi si lamentano del fatto che la popolazione tende sempre più alla sordità.

Ho eliminato anche i TG, a parte le notizie flash su canale dedicato: tolgo l'audio e leggo sottotitoli a scorrimento veloce, nella speranza di dimenticarli più in fretta.
Cancellata anche una buona parte dei film perché, come in prossimità delle vacanze estive inizia la serie di pellicole su aerei che minacciano di schiantarsi già in fase di decollo o, in alternativa, di squali grossi come lo yacht di un emiro, adesso siamo entrati nel loop dei virus e delle guerre batteriologiche (con panorami ingrigiti da un clima tetro che pare più malato lui degli umani contagiati).

E allora cosa resta?
Vi dirò cosa guardo io, ben conscia di perdere quel minimo di stima che qualcuno ancora nutriva nei miei confronti.
Una premessa è utile: non so cucinare né m'interessa, come chiunque non abbia un buon rapporto con il cibo; vivo in un appartamento piccolo, incasinato, arredato con mobilia di recupero (ossia roba che altri hanno buttato; due pezzi, adeguatamente ristrutturati, arrivano proprio dal cassonetto dei rifiuti) e, al momento, pure un po' sozzetto. Aggiungerei che mi frega ben poco dei fatti altrui, degli esperimenti di vita coatta con gente antipatica come la scabbia e dei drammi sentimentali che infestano le vite di buona parte della popolazione mondiale.

Detto ciò, le mie serate (ma anche le pause pranzo) si dipanano tra canali che avevo sempre ignorato, ma che ora ritengo antistress naturali e senza effetti collaterali (se non forse un inasprimento della demenza precoce, tuttavia sono lieta d'essere precoce almeno in qualcosa).
Ecco la mia scaletta:

1. Mentre preparo pranzo: Prendere o lasciare Vancouver.
Abbiamo un agente immobiliare e una designer che si sfidano prendendo praticamente in ostaggio delle povere (si fa per dire) coppie che non sopportano più di vivere nell'angusta atmosfera di casette a due piani più seminterrato, mansarda, uno sproposito di bagni e terrazzo ampio quanto l'intera metratura del mio appartamento unito a quello del vicino. Di solito manca la cabina armadio per il cane e la sala cinema con annesso Colosseo con gladiatori. Beh, sì, sto esagerando, ma mica troppo. Il succo del programma è che la designer gli rimette a posto la vecchia casa, cioè butta giù muri come fossero birilli perché, mi pare di capire, in Canada senza open space non esci più per la vergogna; l'agente immobiliare gli trova una casa nuova più grande, più bella, più cara ma, di solito, fuori dal quartiere desiderato. Alla fine la coppia decide se tenersi il villone di partenza o optare per quello con piscina seppur fuorimano. Mi piace da morire! Non scherzo.

2. Mentre ero in ospedale, con la sola compagnia di uno smartphone con schermo miniaturizzato e di affettuose infermiere amanti della cucina (mi hanno insegnato un sacco di cose, ad esempio a fare gli gnocchi che non diventano budino in fase di bollitura; ma anche quanto, in situazioni d'emergenza, le persone sappiano uscire dal loro ruolo professionale e spargere affetto a random)... dicevo, mentre ero lì con limitate possibilità di svago e di pixel, ho iniziato a guardare le dirette web della signora Benedetta - quella del programma Fatto in casa - e ora continuo a cucinare da schifo ma voglio bene alla conduttrice, a suo marito e al loro vecchio cane Nuvola. Quindi, quando sono online o mi ci imbatto in TV, la guardo con persino un pizzico di nostalgia per le flebo.

3. Sempre in ospedale, ho scoperto l'esistenza di un canale che si chiama Home & Garden TV (ho immediatamente avvertito via Whatsapp le mie amiche Luisa e Patrizia, che non ne possono più dei continui - e non richiesti - consigli su trasmissioni allucinanti, però mi vogliono bene e allora ne guardano almeno una mezz'ora). Anche qui demoliscono e ricostruiscono case, ma c'è anche un programma sulle mini case... ecco, chi riesce a capire qualcuno che vive in una villa talmente grande che ci sono le fermate del bus nei corridoi e decide di trasferirsi in un vagone del treno riconvertito in abitazione? Gli Americani sono strani, l'ho sempre pensato. Poi abbiamo il top della gamma con Le case più estreme del mondo, dove la follia arriva a vette irraggiungibili ma capita di vedere delle vere opere d'arte.
Ovvio che poi mi guardo attorno e passa la voglia persino di togliere le ragnatele dal soffitto.

4. Mentre preparo cena: abbiamo un Prendere o lasciare UK (ossia l'edizione britannica e meno pretenziosa - lì vanno in giro a testa alta anche senza open space - dell'omonimo programma canadese). E, a seguire, c'è un appuntamento per me imperdibile da prima della brama di distrazione dettata dal Covid... Affari al buio. Oh, se mi piace! Il plot è basico ma efficace: compratori agguerriti che si battono a suon di offerte e di qualche insulto per aggiudicarsi all'asta un box di qualcuno che ha smesso di pagare l'affitto. Starei ore a guardare svuotare scatoloni e scatolette alla ricerca di oggetti preziosi.

5. Di domenica, raggiungo l'apice dell'appiattimento mentale con 90 giorni per innamorarsi. Giuro che mi sto vergognando da sola per avervelo confidato, ma mentre lavoro all'uncinetto mi godo una girandola di storie d'amore tra ultracinquantenni sovrappeso e venti-trentenni africani, arabi, caraibici, eccetera che bramano la carta verde americana; ma anche bellissime ragazze USA che sposano nel giro di un amen perfetti sconosciuti (che invariabilmente risultano stronzi) dall'altra parte del mondo. Non mancano signori follemente innamorati di ragazze dell'Est (Europa o Asia, la trama non cambia) disposti anche a vendersi il divano pur di poterle portare in terra americana (sono strani, ve l'ho già detto). E' la globalizzazione della tristezza e della solitudine che, se presa con lo spirito giusto, diventa esilarante.

6. Non dimentichiamo i telefilm gialli: stanno riproponendo il Tenente Colombo, La signora in giallo, Sherlock e tutti i Poirot di cui si abbia memoria. E' evidente che già ai titoli di testa sono pronta per l'arresto con tutte le prove del caso, perché li conosco a memoria... ma come si fa a non rivederli?

E voi quali scheletri nascondete nello schermo TV?

Commenti

  1. Non vale, li hai citati tutti....ah no no manca l'adorabile "cortesie per gli ospiti" dove cucina, buone maniere e design la fanno da padrona (oramai credo di vederlo lo stesso anche se conosco a memoria tutto il repertorio).
    Buona continuazione di quarantena!

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    1. Questo mi manca, sì. Temo di averne bisogno: sono un disastro con gli ospiti. Lo guarderò, ho già individuato canale e orario. Grazie, buona vita casalinga anche a te!

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  2. Oltre a quelli citati da te, tra i quali adoro Home and Garden, vorrei anche ricordare “Quattro ristoranti”, la trasmissione con Alessandro Borghese

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    1. Proverò, ma temo sia a un livello troppo professionale per me. Grazie!

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    2. Con Home and Garden mi ha aperto un mondo. Lo so, sono trascorsi due anni da questo tuo commento, ma non ho dimenticato. Quel canale è un sollievo per i momenti più bui, non ne posso fare a meno. Grazie! (anche se con notevole ritardo).

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