Mi mandate una storia?
Eccoci qua. Lo so che sono parecchio latitante e che questo blog sembra ormai abbandonato. Un po' è così, ma la cruda verità che mi sto abbandonando io, fatico a concentrarmi e a scrivere; coltivo dubbi, su tutto, anche sull'uso corretto del congiuntivo: e mi dispiace perché, nonostante le previsioni e le mie defezioni, vedo che siete sempre in tanti a leggere queste pagine, ed è come se vi vedessi così chiaramente da sentire un leggero senso di colpa a non tenervi compagnia (o a tediarvi) con le mie storie.
Il fatto è che sono fiaccata da tante cose: il caldo, la luce troppo intensa dell'estate che da sempre mi destabilizza e confonde, i problemi quotidiani che negli ultimi mesi, per effetto del momento delicato che tutto il mondo sta vivendo, si sono moltiplicati. Perdo tempo a cercare di non perdere tempo, il che è di per sé una perdita di tempo.
Poi, forse anche per effetto di un incremento di cinismo, spesso sento di non aver voglia di aggiungere parole al caos logorroico che infesta il web, le strade, la TV...
Però ho dei progetti solo per noi. Da settembre, per anticiparne uno, mi piacerebbe usare questo spazio mettendo a frutto la mia esperienza lavorativa, e quindi proporvi interviste ad esperti (non a individui improvvisati, senza arte né parte, mancanti di specializzazione e persino di laurea, come me) che possano seriamente aiutarci a capire qualcosa di più delle nostre storture mentali e magari (hai visto mai) anche aiutarci a imboccare la strada giusta che porta alla guarigione o, almeno, alla comprensione delle nostre storture. Vedremo... perché di idee ne ho un sacco, ma godo pure di una volontà attuativa pari a quella di un comodino in truciolato.
Ma arriviamo alla novità più importante: dato che trascorro più ore a leggere che a dormire (non a caso leggo di notte), vorrei parlarvi di libri. Lo so che l'ho già fatto, ma mai con una cadenza fissa: buttavo qua e là una sottospecie di recensione e finiva lì. Mi piacerebbe farne un appuntamento fisso.
Non è questa la novità che ho anticipato.
No, no, ciò che vorrei, se vi sta bene, è pubblicare qualcosa di vostro.
Mandatemi racconti, la vostra storia, quella di qualcun altro, un'opera di fantasia, va tutto bene (ovviamente con la vostra firma o con uno pseudonimo, se preferite; non "Anonimo", se è possibile).
Desidero che queste pagine siano più vostre.
Quindi, se avete voglia, mandatemi il vostro manoscritto (non troppo lungo, massimo due paginette, altrimenti in pochissimi arriveranno alla fine) all'indirizzo mail phobicland@gmail.com
Se allegate anche una foto o un disegno o un dipinto o quello che vi pare, mi fate ancora più contenta, basta che sia opera vostra.
Che ne dite, proviamo?
Per ora auguro splendide vacanze a chi le fa, e ancor più belle giornate a chi resta a casa.
Ciao, un abbraccio.
A.
PS Forse cambierò anche la grafica delle pagine. Ma ora vado a stendermi abbracciata al ventilatore... quando c'è l'amore...
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