Soluzioni alternative per dimostrare le proprie inettitudini: l'arte culinaria
Sono in crisi, le insicurezze sono entrate al galoppo e i dubbi si sono moltiplicati. Così, come da libretto delle istruzioni del mio pessimo carattere, sto mettendo in discussione un paio di cosette; nulla d’importante: lavoro, stato civile, luogo in cui vivere. Se decido di cambiare anche il colore dei capelli mi toccherà rifare la carta d’identità, per capirci. Tutto è iniziato con la consapevolezza di faticare come un mulo a fare l’unica cosa che sapevo fare; ma di questo vi parlerò tra qualche giorno, appena avrò finito di elaborare il lutto per un’attitudine che solo un miracolo potrebbe far risorgere; peraltro, il periodo è quello giusto, incrociamo le dita. Allora, se un’abilità se ne va, tocca cercarne un’altra: questa è la mia filosofia assai contorta come tutto il resto. E se devo dedicarmi a qualcosa di nuovo voglio che sia difficile, altrimenti non mi diverto (e questo si chiama masochismo). Cos’è particolarmente ostico per me? Cucinare! Non sono capace e lo de