Auguri alla Terra.
Mentre siamo qui a fare due chiacchiere sulla salute della Terra (pessima, parametri vitali da far tremare i polsi), vi parlo di alcune cose che ho scoperto durante un convegno a cui ho partecipato. Si parlava di Medicina d’Insieme, che è un nuovo approccio preventivo e terapeutico con una particolare attenzione all’ambiente… ma non è di medicina che scriverò ora.
Ho preso qualche appunto e cercherò di farvi un riassunto, altrimenti facciamo notte (e comunque il pezzo sarà ugualmente lungo come la Quaresima).
- Partiamo dicendo che la produzione di cibo ha un importantissimo impatto ambientale: determina la produzione di gas serra (CO2 in particolare), l’aumento del consumo d’acqua e del suolo.
- Già che siamo alle prese con l’ennesima guerra, e ho introdotto la questione della CO2, ecco un dato interessante (e sconvolgente, ma cerchiamo di fare gli indifferenti): la guerra in Iraq ha liberato 400milioni di tonnellate di CO2.
- Siamo 8miliardi sul nostro pianeta e consumiamo 325miliardi di chilogrammi di carne (secondo le previsioni crescerà del 12% nei prossimi 7 anni). In Italia, il consumo di carne è di 80 Kg procapite all’anno.
- Ogni anno vengono uccisi 80miliardi di animali per diventare cibo (oltre 72miliardi di polli, 3miliardi e qualche centinaio di milione di anatre e 1miliardo e passa di maiali, poi ci sono ovini, cavalli e persino cammelli, oltre a tutta la varia fauna sterminata in Asia – pipistrelli, pangolini, cani, ecc. - di cui sappiamo).
Il numero di pesci uccisi ogni anno varia tra 790-2.300miliardi l’anno.
- Un terzo dell’acqua utilizzata nel mondo serve per l’allevamento di animali destinati a diventare cibo.
- Le quantità di gas serra che derivano dal bestiame è pari alla somma delle emissioni di tutti i camion, le auto, i velivoli e le navi del mondo.
- L’allevamento di mucche, capre e pecore è responsabile della devastazione di immense aree di foreste per dare spazio agli allevamenti intensivi e ai terreni agricoli che producono soia (cioè il mangime per tali animali; un po' ne mangio anche io, ma poca).
- Coltivazione di vegetali: 30% destinati all’uomo, 70% per gli animali. In sintesi, utilizziamo la maggior parte della terra per dare da mangiare ad animali che poi mangiamo.
- La “produzione” di salmoni ha visto un enorme incremento negli ultimi anni, ciò significa che 460mila tonnellate di pescato sono utilizzate per produrre 170mila tonnellate di salmone d’allevamento scozzese.
E con il pesce noi mangiamo microplastica: 5 grammi a settimana, ossia l’equivalente di una carta di credito.
- E infine, una curiosità sul “polmone del mondo”: nel mese di gennaio di quest’anno nella Foresta Amazzonica è stata distrutta una superficie di 430 chilometri quadrati, cinque volte più grande di quella che era scomparsa nello stesso periodo del 2021 e più di quanto sia mai stato fatto nello stesso mese da quando sono iniziate le rilevazioni. Secondo alcune stime, questo spazio equivale a un’area grande come Napoli, Palermo e Milano.
Ci sarebbe molto altro (incendi, onde elettromagnetiche, api...), ma mi sa che ho già sforato parecchio.
Buona Giornata Mondiale della Terra.
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