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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Sincerità? E' roba per pochi.

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     Non sono una persona particolarmente sincera, e non me ne dolgo. Spesso sento dire, o leggo, frasi del tipo "dico sempre la verità!", dove il punto esclamativo quasi rimbomba. Ammetto che sarei tentata di chiedere agli autori (o autrici, che sono più frequenti), se conducono una vita solitaria come tenie; perché questo fa la sincerità nuda e cruda, senza filtri: allontana gli altri. Essere sinceramente sinceri... l'avverbio è lì non solo per baloccarmi coi vocaboli, piuttosto per via della falsa sincerità che dilaga; è un ossimoro, lo so, ma noi umani siamo parecchio contraddittori, fateci caso. Credo che la sincerità vada meritata, come qualsiasi altra cosa. Inoltre, so che non tutti la sopportano e rischiano di cadere in spiacevoli equivoci, come pensare che una brutta verità sia falsa, frutto d'astio o d'invidia. Ecco perché la uso poco ( la motivazione più rilevante la tengo per la fine, anche se ho spoilerato all'inizio) : da un lato non mi piace fer

E oggi si prova un cinema.

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Fobia sociale? Forse non più, però... Sala ancora vuota. Sono in sala cinema/teatro. Tutto esaurito. Ovviamente ho scelto una poltrona vicina all'uscita, il lato destro è libero: un'ottima via di fuga (a queste cose sto sempre attenta). Da molto tempo non andavo al cinema, benché mi fosse sempre piaciuto, e anche oggi mi sono decisa senza starci a pensare, altrimenti me ne sarei rimasta a casa. Mentre noto che tutta questa gente non mi da alcun fastidio, evito accuratamente di analizzare il fenomeno inusuale (meglio non sapere, meglio non indagare, perché la ricerca della verità è ansiogena).  Ma poi, dietro di me, due signore iniziano a chiacchierare. La conferenza seguita dal film non è ancora iniziata, quindi non ho modo di sfuggire alle voci che sento appartenere a donne decise, che delle questioni del mondo hanno capito tutto, e un po' si sentono frustrate dalla stupidità dilagante. Conosco quel tipo di persona e di norma non la sopporto, a meno di non trovarmi in una

Oggi libri: "La mia vita" di Agatha Christie

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  Chi non vorrebbe conoscere i propri miti, la loro vita, cosa fanno o non fanno, gli intimi pensieri? Io, lo ammetto. Ci sto riflettendo mentre affronto le ultime pagine dell'autobiografia di Agatha Christie , non a caso iniziata a leggere dopo aver spuntato l'intera sua bibliografia. Diciamo pure che le biografie poco mi appassionano, ma a volte amo talmente tanto un autore (o qualsiasi altro personaggio) che è forte la tentazione di sapere cosa ha fatto nel corso della propria esistenza o cosa pensa del suo lavoro, del mondo e di tutto quanto. Tuttavia, ricordo che dopo l'autobiografia di Simenon decisi che sarebbe stato meglio non sapere per non perdere il piacere della lettura di opere interessanti (lui mi apparì fortemente indigesto, egoista e un tantino urtante), quindi smisi di leggere i suoi romanzi, seppur mi piacessero molto. Con la Christie sono semplicemente rimasta delusa, ma non è colpa sua. Ha vissuto una vita molto avventurosa, ha affrontato viaggi in solit