Blasfema?

 

    Ho cercato d’immaginare cosa accadrebbe se Dio se decidesse di palesarsi a noi umili umani, suoi figli (da quel che si dice).

Per iniziare gli toccherebbe palesarsi durante una conferenza stampa in mondovisione a reti unificate, pure su Netflix, Sky e Prime (altrimenti chi lo vede?) e mettere a secco un paio di mari o almeno un oceano per non finire sotto TSO.

Da ogni parte del pianeta si solleverebbe un alleluia talmente potente da interferire con i ripetitori a banda larga, compresi quelli che supportano il 5g; si creerebbe un po’ di panico, e vero, ma ci vorremmo tutti bene persino fuori dai social.
Alla seconda settimana, Dio (“vestito di lino, taglio minimalista ma adatto anche a un apericena”, così riporterebbe l’edizione speciale di Vogue) occuperebbe le copertine di tutte le riviste, diventando “Person of the Year” del Time.

In Italia finirebbe in un programma tv, dove un conduttore dall’aria inebetita (per lo stupore, mica è sempre così) riuscirebbe a fargli ammettere che dopo il trasferimento di Adamo ed Eva – gli pare siano passati milioni d’anni - si sente un po’ solo.

Alla terza settimana, quando gli verrebbe proposto di aprire una pagina Instagram e un profilo Twitter, con inserimento di prodotti ai fini commerciali in aggiunta a pensieri di luce e speranza scritti da abili ghostwriters, Dio probabilmente inizierebbe a pensare che rivelarsi non sia stata una buona idea.

Tuttavia, mentre c’è, direbbe la sua su come gli stiamo lasciando un pianeta che ci aveva concesso in comodato d’uso e che gli abbiamo ridotto come una stanza di un B&B dopo il passaggio di un gruppetto di turisti britannici alcolizzati.

Forse inizierebbe la sua ramanzina con “Come vostro Padre, mi duole dirvi che siete dei gran bastardi! Vi torturate e uccidete tra fratelli, siete talmente carogne che manco Caino e Abele… E tutte quelle armi! I missili a testata nucleare come vi sono usciti? Vi ho creati a mia immagine e somiglianza, ma qualcosa dev’essere andato storto perché in verità, in verità vi dico che io potrò anche andare soggetto ad allarmanti sbalzi d’umore ma di certo non sono una testa di cazzo”.

Poi chiederebbe di parlare con i capi di governo, perché dallo sguardo stolido di noi, gente del popolo, capirebbe che tocca rivolgersi a chi comanda, decide, non si muove foglia che il capo non voglia.
Dopo un lungo monologo, davanti a tizi piuttosto disattenti, quando non infastiditi, noterebbe d’essere fissato con diffidenza e una punta d’odio.
“Io vedo tutto ciò che combinate!”, tuonerebbe in conclusione, fregandosene degli sguardi ostili.

“Sarà mica un altro stronzetto, anarchico e senzadio di Wikileaks? Perché, casomai, non ci mettiamo né uno né due a impallinarlo o a metterlo in cella con quell’altro che per fortuna sta in isolamento, altrimenti sai cosa tirerebbe fuori sull’Ucraina e la Palestina… capace di rompere le balle pure con Taiwan e qualche staterello africano.”
“Mah, pare più uno di quei pacifisti di Amnesty International. Lasciamogli raccogliere qualche firma, accogliamo un commissario ONU a cui proiettiamo un filmetto natalizio prima di metterlo alla porta.”

Si deciderà che Dio è un filino pericoloso e parecchio sovversivo. Qualcuno troverà la soluzione giusta: screditarlo. I giornali divulgheranno informazioni infondate ma provenienti da fonti attendibili. La gente inizierà a chiedersi se quello è veramente Dio (nonostante il vento dell'est che tutta la notte mise a secco un paio di mari e forse un oceano, eccetera) o una ex spia del KGB o un brutto sogno… perché il mondo non va così male, noi si sta bene e il prossimo Natale uscirà il nuovo modello dell’IPhone.

Così Dio capirà che per l’uomo le rivelazioni sono sempre fastidiose, che preferisce credere in ciò che non vede; ci dirà che era tutto uno scherzo e se ne andrà per dedicarsi a un esopianeta di GN-z11, la galassia più distante dalla Terra nell'universo osservabile, dove prima di creare nuova vita ci penserà almeno per qualche miliardo d’anni.

Non sono credente, ma credo che andrebbe così.