Ritornare a casa
Prima dell'agorafobia, a nevrosi inesplose, qui si usciva parecchio. Non è che facessi lunghi viaggi; mai sperimentato il coast to coast negli Stati Uniti, per dire, ma solo perché ho sempre peccato di pessima gestione delle finanze (posto che ce ne fossero) e l'America non è mai stata tra le mie priorità. Però, molto spesso, andavo in qualche posto, perlopiù scelto sulla spinta del momento, con la mia auto scassata (sempre avuto rottami, se mi regalassero un'auto nuova non oserei toccarla nemmeno con una canna da pesca, probabilmente). Per capirci, nel bagagliaio c'era sempre uno zaino con il cambio di vestiti, la biancheria, spazzolino e dentifricio. Ho sempre tenuto molto all'igiene orale, più di una volta qualche passante ha avuto il piacere di vedermi lavare i denti a una fontanella pubblica (soprattutto a Roma, chissà perché? Forse lì mangiavo in continuazione). Per il resto potevo restare sporca per giorni; lo so che non è bello da dire, che si