Ansia da gatto

Vi ho già parlato del mio rapporto con gli animali, e in particolari con i gatti. Così come ho già scritto di Lisbeth (se volete rinfrescarvi la memoria, potete leggere QUI).
Con il tempo non sono riuscita a educarla come si deve, e nemmeno mi ci sono impegnata più di tanto; è rimasta un po' selvatica, diciamo così. Non le piace stare in casa, ecco. Non dicono che gli animali somigliano ai loro padroni? Non è vero, fidatevi.

Così, basta lasciare una finestra socchiusa (ma anche chiusa, tanto ha imparato ad aprirla) e lei scappa. Io mi faccio prendere dal panico e sono costretta a uscire per recuperarla. 
Insomma, riassumendo, non è il gatto adatto ad un'agorafobica a cui gioverebbe un animale/pianta da appartamento, che gli si dà un po' d'acqua, della pappa, e finisce lì.

Ora c'è una novità: Lisbeth si è innamorata (credo) di un muratore moldavo che viene a fare dei lavori in questo stabile disastrato, talmente disastrato che i muratori ormai li consideriamo al pari di vicini di casa. Appena ne sente la voce, scappa e va verso il suo amore balcanico (che è carino, se piace il tipo, glielo concedo).
E qui inizia il dramma: da qualche giorno hanno tirato su un'impalcatura che copre tutta la facciata.

Inizialmente la gatta era un po' perplessa: saltare lì sopra non è facile come sembra, e tornare indietro è ancora più difficile.
Per non rischiare di dovermi appendere al cornicione, tengo le serrande abbassate. Andrebbe bene, se non fosse che inizio ad avvertire l'avvisaglia di una discreta claustrofobia (essere agorafobici e claustrofobici in un'unica soluzione ha del surreale, e fa star male parecchio). Aggiungiamo che, nonostante le premesse e promesse, non ho smesso di fumare e l'aria qui dentro comincia a prendere i connotati del gas nervino.

Finisce che a volte apro, perché è più facile che smettere di fumare, e lei ha imparato a salire sul ponteggio. Per arrivarci deve fare un salto degno di un atleta olimpico, poi si attacca alla tela bianca e fa il ragno avanti e indietro; odio i ragni! Mi verrebbe da usare un mazzuolo, ma il "suo" muratore si diverte tanto e le dice frasi in moldavo che la fanno andare in visibilio... è innamorata, ve lo dicevo. 

Ve l'ho mai detto che soffro di vertigini? No? Soffro di vertigini, comparse con le altre paranoie (non mi sono fatta mancare nulla, diciamolo). E la scorsa notte, Lisbeth si è arrampicata fino in cima, è salita sul tetto e mi è parso non riuscisse a scendere. Attenzione: questa gatta è muta, quindi mi tocca "intuire" i suoi SOS. Di solito sbaglio.
E allora che si fa? In teoria si farebbe nulla e si attenderebbe la discesa del felino rompipalle, ma io sono ansiosa. Tanto ansiosa.

Quindi ho, nell'ordine, preso mezzo Xanax, scavalcato il balcone, salita fino al tetto, agguantato la grondaia e sono rimasta lì in profondo stato mistico, nel senso che ho pregato le divinità di, credo, ogni religione esistente. 
Nel frattempo la gatta è scesa. Io, nonostante l'aria frescolina, ho atteso di grondare sudore, ho sperato che nessuno mi vedesse lì sopra con il pigiama di flanella rosa con cuoricini (gli altri sono da lavare, non ci sono mai quando servono)... non è per pudore, ma un'idea insana mi è balenata nella mente: qualcuno potrebbe pensare che sto tentando il suicidio, chiamare la polizia e il centro psichiatrico... vai a spiegare a uno psichiatra che sei in pigiama e ciabatte in cima a un ponteggio per prendere un gatto che nel frattempo è in casa a mangiarsi la sua scatoletta al tonno; con la mia cartella clinica, poi, non se ne esce. Comunque sono rientrata, spostandomi come il primo uomo sulla luna; non vi sto scrivendo dalla grondaia, tranquilli.


Poco fa, ho chiuso la belva in bagno e ho aperto per arieggiare.
Eh, salta sulle maniglie lei.
E' che c'è un sacco di lavoro da fare: stuccare, imbiancare, lasciare impronte di gesso sul pavimento di casa, supervisionare i lavori, fare la corte al moldavo. Quindi, non si arrampica più su tubi, teli e giunti, usa la scaletta per fare prima.
Come se non avessi altri guai ben più seri, mi concedo anche l'ansia da gatto.
Per oggi è tutto. Passo e chiudo.



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