Il panico da coronavirus
Ho visto cose che... Supermercati presi d'assalto mentre io, da fuori, vedevo allontanarsi la possibilità di acquistare quella scatola di surgelati che desideravo portarmi a casa; anziani con bandane sul naso che paiono pronti a un assalto alla diligenza; gente con mascherine che, dato che non se ne trovano più, sono ormai incrostate dallo smog cittadino (un tempo erano bianche, ora tendono a un grigio antracite che fa un po' impressione); persone che davanti alla tosse da tabagista creano il vuoto intorno che, in effetti, porta sollievo al mio disturbo di fobia sociale; influencer e altri inutili soggetti che fanno outing circa la loro ipocondria; ipocondriaci che non ambiscono a influenzare qualcuno, vittime di autentico panico che li spingerebbe a vivere al pronto soccorso ma ora gli è negato anche questo conforto. La paura è roba brutta e trasforma chi non ci convive da una vita in esseri da film horror. Chi invece il panico lo ha adottato da tempo, se