Mignoli e agorafobia
Non fatelo a casa! Tempo fa mi sono fratturata un dito. Ho sentito un crac, ho dato di stomaco, e in un amen il mignolo della mano destra è diventato buono per farci un hot dog. Che fare? Erano tempi non sospetti, il Covid era fuori dai radar (non è vero, i ricercatori lo conoscevano da anni, ma nessuno li stava a sentire, come parlassero di UFO)... comunque, come ogni persona normale farebbe, la soluzione più sensata del problema era rivolgersi a gente competente in materia, ossia recarmi al pronto soccorso. Persone normali! Eh, qui si presenta l'ostacolo. Mentre gli altri uscivano, percorrevano a lunghe falcate ogni direzione del mondo esterno con persino un po' di indolenza e la noia di chi sa di poterlo fare come e quando gli pare (bizzarra la vita, vero? Mai avere certezze, ne ho fatto una regola), io mi godevo il tepore di casa. Un tepore da estate a Torino, ultimo piano, tetto non coibentato. E' che non uscivo. Punto. E' che solo l'idea di mettere un piede fu