Blue Monday

Edward Hopper picture

 Oggi è Giornata internazionale del 𝐁𝐥𝐮𝐞 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐚𝐲 ossia il lunedì più triste dell'anno che ovviamente, in alcuni Paesi, coincide con la Giornata della Depressione.

E' vero che ormai ogni giorno (o quasi) si celebra qualcosa, e spesso si tratta di assolute bizzarrie (abbiamo la giornata del tapiro, del backup, degli ufo e persino delle emoji... tempo fa avevo elencato le migliori - ossia le più divertenti - in questo articolo), ma pare che quella di oggi sia stata designata non a caso.
E allora vediamone la storia.
A stabilire che ogni terzo lunedì del primo mese dell'anno coincidesse con un repentino calo dell'umore è stato lo psicologo Cliff Arnall, docente all'università di Cardiff; il quale è anche l'autore del nome.
Blue Monday: il termine inglese "Blue" è usato per indicare una sfilza di sensazioni sgradevoli come la tristezza, la malinconia, la noia e probabilmente altre, nessuna delle quali con accezione positiva.
E fin qui, il lavoro dello studioso è stato abbastanza semplice.
Altro discorso è la scelta del giorno preciso, frutto di studi su diversi parametri: il clima, le giornate corte (quindi con un numero d'ore di luce assai limitato), il freddo.
Vogliamo anche aggiungerci fattori meno esterni? Pare che a contribuire al senso di inesorabile tristezza si aggiungano gli eccessi a tavola e nelle spese per regali, vacanze, eccetera... tutti argomenti che stimolano un seppur vago senso di colpa.
Come se non bastasse, lo specchio ci rimanda un'immagine appesantita dalle ricche libagioni e siamo tornati al lavoro, con il suo fisiologico aumento dello stress.
Altra intuizione dello psicologo britannico: i classici "buoni propositi" per l'anno nuovo (o comunque le aspettative) finiscono per pesare sulla nostra psiche; i motivi, potremmo azzardare, sono principalmente due: la paura di non farcela e l'aver appurato che, dopo appena una manciata di giorni, già abbiamo abbandonato qualche impegno.
Ed ecco che sommando il tutto, il risultato è la data di oggi.
Che abbia un senso o meno, poco importa.
A mio parere, dall'inizio della pandemia, c'è da stare poco allegri tutti i lunedì dell'anno e, mi viene da pensare, anche tutti gli altri giorni, festivi compresi... ma non sono psicologa e la mia pigrizia è eccessivamente sviluppata per impegnarmi nella ricerca di altri parametri da aggiungere all'equazione del cattivo umore.

Concludiamo con una bella notizia? ma sì, ci va.
Se ce la facciamo ad attendere con pazienza il 20 marzo, potremmo viverci la Giornata Mondiale della Felicità.

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