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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Panico da autosuggestione in notte temporalesca.

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       Stavo guardando l'ennesima replica di Fringe, un episodio un po' ansiogeno, tendente all’ agghiacciante: roba di esseri mutaforma che uccidono gli umani, poi gli trafiggono il palato con un aggeggio a tre punte per rubargli l’aspetto fisico e, mentre ci sono, anche i ricordi. Nulla che non possa sopportare (ho visto tutti i 218 episodi, più i due film, di X-Files; non sono una principiante), ma avverto una puntina di paura. Però, sul divano, con la tisana e le gatte su pancia e gambe, la paura si sgonfia; resta giusto un po’ d’apprensione.  Se non fosse che è iniziato l’ormai usuale temporale. Mi piacciono i temporali, sono rilassanti e conciliano il sonno, tranne quando i tuoni fanno presumere che le saette stiano puntando al tetto sotto al quale abito. Fringe, gente che infilza i palati, temporale con pioggia tipo uragano, rombi di tuono da far tremare i vetri e io, con la pessima predisposizione alla solitudine. Va via la luce: ok, sono al buio ma almeno esco

Influencer, social e autostima in uno show che mi è piaciuto.

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  Attenzione : spoilero il finale. Cos'è l'autostima? Ce lo spiega in due frasi un'umorista britannica. Ieri sera ho cacciato di frodo su una piattaforma di quelle che “prima pagare, poi vedere cammello”, ma io uso l'account di qualcun altro, così vedo cammello a sbafo. La criticità di queste modalità d’intrattenimento, oltre al fatto che costano, è che gente come me (quelle che se una libreria è troppo grande tornano a casa senza libro) va in confusione dovendo scegliere tra tutta quella marea di roba suddivisa per categorie più confondenti del caos sulla mia scrivania.  Dopo un periodo d’indecisione abbastanza lungo da convincermi che era ora di andare a dormire, ho pensato che in luogo di 10 o 20 euro al mese per un abbonamento alla TV on demand (non so esattamente il costo), il nuovo farmaco (mutuabile) che mi hanno prescritto per dormire (e che mi spaventa e quindi sta sul comodino come una statuetta di Sant'Antonio… non so se crederci, ma nel dubbio, al bi

Vuoto.

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       Nella vita ho avuto una grande fortuna: incontrare persone speciali. Non smetterò mai di ripetermelo e di ricordare che di tutte le ricchezze questa è la più grande. A volte penso che l’ingresso di estranei che, nel corso degli anni, hanno formato un’affettuosa e presente famiglia, rientri in quella legge fisica detta “della compensazione”… la tendenza spontanea, riferita all’ambito climatico-atmosferico, a riequilibrare nel medio-lungo termine le anomalie. Qui, il tempo c’entra nulla; tuttavia, metaforicamente, il clima piovoso del mio personale habitat è sempre stato mitigato da raggi di sole capaci di attraversare le nuvole e riscaldarmi. Uno di loro era un medico, patrigno (ma più padre di un padre) di un’amica; quando mi fu presentato si accorse che ero malata… così, con uno sguardo, cosa che poi scoprii essere un suo portentoso talento. Quella volta mi salvò la vita. Da allora fu sempre presente: per primo notò che la mia psiche funzionava su binari dissestati e a

Il diario dell'Insonnia: da lunedì inizierò a dormire.

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  Ci si può anche scherzare, ma l’insonnia è roba seria . Se all’inizio, nel breve periodo, provoca problemucci da poco come umore tendente al pessimo, irritabilità, memoria vacillante, addormentarsi sul volante al semaforo, tentennamenti snervanti in fase decisionale e la capacità di concentrarsi pari a quella di uno scoiattolo fattone, altro discorso è quello della privazione del sonno a lungo termine. Ed è qui che ho iniziato a preoccuparmi… beh, un po’ anche prima, ma m’impensierisco facilmente. Parlando con un medico, stupito che fossi ancora viva e apparentemente vegeta, dopo almeno un paio d’anni (quasi tre) di dormite solo diurne di circa due ore al dì (tranne durante un weekend lungo in luogo di mare, dove ho dormito come un sasso quasi ininterrottamente), ho scoperto che si rischiano problemi davanti ai quali non si può fare spallucce: diabete, ipertensione da far tremare lo sfigmomanometro, infarto e ictus; oltre a un invecchiamento precoce del sistema nervoso e il def