Era solo nascosto
dove prima c'erano i libri Si era nascosto in un angolino buio. Se ne stava acquattuato, con i muscoli tesi, forse muoveva il posteriore come un felino pronto a saltare. Di preciso non so, perché non lo vedevo. Ne avvertivo la presenza, certo, per via di quell'istinto che fa percepire i pericoli prima che i sensi vengano allertati da un rumore, un odore, un lieve spostamento d'aria. E' un fatto che stavo allerta da tempo; non che lo aspettassi con ansia, ma l'ansia c'era. E' arrivato dopo che mi ero persuasa che ormai avrei potuto sopportare tutto, che nulla sarebbe più riuscito a piegarmi. E' entrato con la grancassa e mi ha svegliata mentre riposavo, seguito dalla banda, rumorosa oltre il limite del tollerabile, composta da nausea, tachicardia, iperventilazione, terrore d'impazzire, semiparalisi agli arti... mi pare di aver visto anche delle majorettes inette a cui cade la mazza direttamente sulla mia testa. A pensarci bene, forse